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Neon in mostra
A volte non c’è nulla che possa apparire più desueto di una luce al neon, specie se colorata. Ma se nel design del XXI secolo l’illuminazione segue strade visivamente più “calorose”, nel mondo dell’arte il neon ritrova una sua dignità luminosa che ha ancora molto da raccontare. Al
Macro di Roma, fino al 4 novembre, la mostra
NEON. La materia luminosa dell’arte, a cura di
David Rosenberg e
Bartolomeo Pietromarchi. Circa 70 opere per più di 50 grandi artisti internazionali a dimostrare come, dagli anni '40 ad oggi, il neon sia stato una fonte d'ispirazione inesauribile.
Il pretesto e la voglia di ripercorrere le tracce di luce partendo esattamente da 100 anni fa si leggono a chiare lettere nelle parole dello storico
Luis de Miranda:
“Nel 1912, mentre Apolinnaire, Duchamp, Tzara e Breton misurano a grandi passi le vie di Parigi andando incontro al proprio destino, una piccola insegna di barbiere s'illumina al numero 14 del Boulevard Montmartre”. Efficace e comunicativo, duttile e suggestivo, il neon crea un vero e proprio viaggio visivo tra gli artisti che si sono confrontati, nel loro percorso, con la luce colorata, d
a Dan Flavin a Joseph Kosuth, Mario Merz, Bruce Nauman, fino ad arrivare a Maurizio Cattelan, Tracey Emin, Alfredo Jaar, Cerith Wyn Evans, Pierre Bismuth. Tanti sono i maestri che hanno scelto di utilizzare il neon per le loro opere, indagandone le potenzialità linguistiche, materiche e concettuali, trasformando la “materia luminosa” in un elemento comune nella pratica artistica internazionale.
La ricerca evidenziata dalla mostra spazia dall’ambito linguistico a quello urbano e architettonico, fino alle dimensioni geometriche, politiche e sentimentali.
NEON. La materia luminosa dell’arte
21 giugno – 4 novembre 2012
MACRO, via Nizza 138, Roma
Orario: da martedì a domenica, ore 11.00-19.00 / sabato: ore 11.00-22.00
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