I COLORI DI TENDENZA PER LA PROSSIMA STAGIONE
Dalla New York Fashion Week
Il colorato fenomeno dei Labubu
Le adorabili creature di Kasing Lung
Gucci: tra lusso, passione e dramma
Il documentario da non perdere
Dodo non smette mai di sognare
La nuova campagna è un inno a puntare alle stelle
Il nuovo volto di Rouge Noir Chanel
Il talento e l'eleganza di Nana Komatsu
Inutilmentefiga: il debutto narrativo di Elda Alvigini
Un romanzo ironico, profondo e provocatorio
Fitness sì ma per il viso
Al Face Training Studio
Arte, Gusto, Natura e Bellezza
Il nuovo indirizzo a Galleria Borghese
Anne Riitta Ciccone a “Buona la prima!”
Con il suo sguardo ironico e poetico su una generazione
La magia dei fiocchi di neve
MoonSwatch si veste di bianco
Una sound experience da alta moda
Torna Tuscania in Corto
La quinta edizione tra arte, talento femminile e impegno sociale
un secolo di storia della Maison Hermes
Nel volume 24 Faubourg Saint-Honoré
Enea Bastianini con il Tissot T-Race MotoGP
Una storia di impegno e passione
Columbia Sportswear torna sulla luna
Moda è anche innovazione e tecnologia
Il mio salone (del mobile)
di
Andrea Vittoria Giovannini
Vivere Milano durante il salone del mobile mette elettricità nelle vene: la frenesia dei passi in metro, le luci delle installazioni che ormai pervadono ogni angolo della città la rendono il centro di tutto ciò che sta per accadere e traduce idee in progetti accessibili.
Questo salone 2017 voglio raccontarlo per come l’ho veramente vissuto, attraverso i miei percorsi in bici e le parole di chi ho avuto l’occasione, e la fortuna, di incontrare.
Dal giorno prima della grande apertura, via Tortona dischiude i propri spazi per le preview dedicate alla stampa. Ci s’intrufola nei cortili allestiti da creativi di tutto il mondo in collaborazione con aziende che si lasciano contaminare da esperimenti visionari.
Audi City lab apre per la prima volta in Corso Venezia: un’invasione di design in uno spazio voluto dai Borromeo a metà del 1500 animato dalle installazioni di Ingo Mauer, solo per citarne uno; Moleskine, espone il taccuino icona di tutti i viaggiatori alle pennallate irriverenti di Bradley Theodore (nella foto) che si aggira per la città con in dosso i suoi jeans da studio carichi di vernice. Quasi sempre fresca!
In questo salone ho cercato tracce di umanità, elementi che richiamassero tasti presenti nel codice genetico di tutti noi, minimi comuni divisori in grado di parlare ogni lingua...
(l'articolo verrà pubblicato nella sua interezza nel numero cartaceo di FashionFiles)
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